Scopri la Laguna e i tipici Casoni di Caorle.
Con la sua flora particolare, le oltre 280 specie di uccelli migratori e stanziali e la varietà di pesci che vi si riproducono, la laguna di Caorle è un’area naturalistica protetta tutta da scoprire! Non è infatti un caso se anche lo scrittore americano e Premio Nobel Ernest Hemingway ne rimase affascinato, tanto da descriverne la bellezza nel suo romanzo “Di là dal fiume e tra gli alberi”.
Un tempo era proprio qui che vivevano i pescatori caorlotti con le loro famiglie, nei caratteristici casoni di Caorle: si tratta di tipiche abitazioni in legno e canna palustre, ancora oggi visibili e visitabili con un tranquillo e suggestivo percorso a piedi oppure utilizzando una delle bici messe a disposizione dell’Hotel Unico.
Essendo navigabile, la laguna di Caorle può essere esplorata anche a bordo delle numerose imbarcazioni turistiche che organizzano imperdibili visite ai casoni, in un suggestivo itinerario tra canali e terre emerse.
Immergiti nel fascino della laguna, tra i caratteristici Casoni di Caorle.
Raggiungi l’affascinante Santuario della Madonna dell’Angelo, che segna l’inizio della spiaggia di Levante, e percorri tutto il Lungomare Trieste, la bella litoranea che in una trentina di minuti ti condurrà fino al rione Falconera. Dopo aver superato l’omonimo campeggio, ti ritroverai davanti al canale Nicesolo, una delle aree più caratteristiche di Caorle, al di là del quale si trova l’oasi naturale della Brussa con la sua pineta, le sue dune e la sua spiaggia.
Procedi sulla strada di asfalto, fino a che sulla destra parte una pista sterrata ciclo-pedonale, da cui ammirare la Laguna di Caorle in tutta la sua bellezza.
Continuando sulla destra lungo l’argine, ti ritroverai all’Isola dei Pescatori, luogo di sosta per una piacevole visita ai caratteristici casoni di Caorle.
Lasciata l’Isola dei Pescatori per la strada sterrata che segue il canale Saetta, dopo 500 metri arrivate alla sua confluenza con il canale Riello. Ancora qualche centinaio di metri e si giunge allo stadio comunale. Subito prima dello stadio, all’altezza dei piccoli orti comunali che vengono dati in gestione ai residenti in pensione, girate a sinistra per arrivare al Parco del Pescatore, il grande polmone verde della città.